L’entroterra sardo vanta delle peculiarità tanto rare e caratteristiche da meritare,
a parer nostro, speciali riconoscimenti e tutele.
Una di queste attività riguarda la produzione artigianale dell’Antica Pasta Barbaricina. Parliamo del FILINDEU, FILI DI DIO arte ereditata da generazioni ed esercitata tutt’oggi da poche famiglie del nuorese. Il Filindeu può essere considerata una pasta votiva poiché due volte l’anno è possibile degustarla durante la sentita festività di S. Francesco sito in territorio di Lula.
I pellegrini ed i pedoni vengono accolti ed ospitati nelle cumbissias. A loro è offerto il piatto tipico servito sotto forma di minestra in brodo di pecora condito con formaggio fresco tagliato a tocchetti e che in cottura diventa straordinariamente filante. Al brodo bollente si aggiunge il Filindeu precedentemente spezzettato. Un piatto apparentemente semplice diviene in realtà una minestra di assoluta raffinatezza.
Il filmato che vi proponiamo ha come protagonista Paola Abraini che da oltre 30 anni prepara l’Antica Pasta Barbaricina. La maestria e l’abilità necessarie si affiancano all’encomiabile passione che in qualche modo ne giustifica la faticosa attività. Su Filindeu infatti si realizza esclusivamente a mano, tirando e stendendo la pasta tante volte quanto necessario alla realizzazione di migliaia di innumerevoli e sottilissimi fili dorati.
Fini come capelli questi fili sono adagiati sopra un fondo a forma circolare che l’artigiana riempie completamente. L’operazione, ripetuta per ben tre volte disponendo ad incrocio gli strati, determina un’opera unica ed al contempo prestigiosa, paragonabile ad una tela dorata composta da una trama di fili sottilissimi. Il fondo asciugato al sole diviene una straordinaria croccante manifattura artigianale.
Se il Filindeu non fosse una pasta così prelibata sarebbe vero un peccato spezzarla per procedere alla cottura e alla degustazione.
Una produzione Ass.ne Culturale Janas per Janas Tv. Regia Pj Gambioli
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